Il bacino idroelettrico di Orbeillaz (25 aprile 2008)
Ultimo aggiornamento della pagina: 04-04-2015 con anche l'aggiunta della "variante di rientro"
Partenza: Challand Saint Anselme, fraz. Orbeillaz (mt. 1130)
Difficoltà: T sino al bacino idroelettrico lungo la sterrata, E
dal bacino idroelettrico al M. Ros e E+ la variante di rientro
Periodo consigliato: aprile/ottobre
Dislivello: mt. 142 sino al bacino idroelettrico, mt. 290 sino al M. Ros
Segnavia: 32,
qualche freccia gialla sino al bacino idroelettrico, qualche ometto sulla
cresta boschiva. Nota: il sent. 32 non va confuso con il sentiero per il
Flambeua d'Arlaz che, malgrado riporti lo stesso numero, dovrebbe essere denominato 32B in seguito al riordino della numerazione di luglio 2012
Tempi percorrenza: ore 0.45 sino al bacino idroelettrico, ore 1.30 sino al M. Ros, rientro ore 1
Acqua: partenza (fontana piazzetta Orbeillaz, altre fontane in
frazione), fontana in legno poco prima di Pian Abellies poco prima del
bivio per Case Fontaine
Note: passeggiata di allenamento nei boschi, panoramica verso le Dame
di Challand e, dalla cresta, verso la valle centrale (S. Vincent), fattibile anche in mountain bike sino a bacino.
Precauzioni particolari: prestare attenzione alle tracce di sentiero
poiché poco evidenti dal bacino al M. Ros e nella variante di
rientro
Equipaggiamento particolare: nessuno se si effettua solo il percorso
sulla sterrata, scarpe da trekking se si effettuano i tratti di
sentiero sino al M. Ros e variante di rientro (sempre consigliate
almeno scarpe da trekking basse sulla sterrata), portarsi
acqua
poiché la zona è del tutto priva di sorgenti e/o ruscelli
e la fontanella prima di pian Arbellies potrebbe essere chiusa
Tracciato GPS:
tracciato 20 per il percorso sino al M. Ros,
tracciato 99 per la variante di rientro. In
corsivo nel testo i riferimenti ai waypoint del tracciato GPS.
Immagine tracciato GPS:
tracciato 20 ,
tracciato 99.
Mappa Open Street Map:
OSM Mapnik
PREMESSA
Escursione fra i boschi alla portata di tutti, alla scoperta di una
zona spesso trascurata se non da guardie del Corpo Forestale e/o
cacciatori, anche se, a dire il vero, il percorso sino al Bacini idroelettrico
(che serviva ad alimentare la centrale idroelettrica di Challand Saint
Victor, ma ancor oggi utilizzato) è una passeggiata abbastanza
frequentata dagli abitanti della fraz. Orbeillaz che deviano spesso
sulla cosiddetta localmente "strada del canale", percorso
pressoché pianeggiante in pineta con qualche panchina
per sedersi. Sino al Bacino idroelettrico il percorsi si svolge tutto su
strada sterrata, con una bella vista sulle montagne dell'altro lato
della valle, in particolare sulle "Dame di Challand" tra le quali
spicca la Becca Torché (é superfluo dire che, salendo,
anche se fra gli alberi, la vista delle stesse aumenta in quanto a
fascino).
Il Monte Ros (o Monte de Ros) è una modesta cima di 1420 mt.
(dati da carte I.G.M.), che si erge sullo spartiacque boschivo fra la
Valle di Ayas e la Valle Centrale sopra Montjovet e S.
Vincent, presenta tratti simili a colline ed elevazioni scoscese
con pareti
rocciose tra le quali la quota 1617mt. (ed altre similari
segnate sulle carte verso Arbaz) che diviene poi il M. Obre (mt. 1647)
verso il Colle Tzecore, e una parete scoscesa verso sud dalla quale si
stacca il
Flambeau d'Arlaz e che poi
degrada nel pianoro del Colle d'Arlaz, proseguendo poi con altre cime
minori verso il Lago di Villa. Il Monte Ros non è molto visibile
dal basso (mentre spicca la quota 1617, montagna senza nome che domina
Challand Saint Anselme da questo lato), per poterlo notare occorre
guardare da Challand Saint Victor (dal capoluogo, in particolare dal
parcheggio o dalla cappella di Saint Prejet, vedi
foto)
da dove appare come una piccola punta coperta da pini, mentre durante
l'avvicinamento (ovvero dalla zona di Plan Abellies) appare come una
collinetta boschiva (vedi
foto).
Dall'altro lato, verso Montjovet e S. Vincent, la lunga cresta si
presenta come una alta parete rocciosa pressoché verticale,
dalla quale nei secoli si sono staccate diverse frane che hanno reso la
zona sottostante priva di insediamenti umani e ricca di boschi e
pietraie.
ITINERARIO (sent. 32-s.n., tracciato GPS n° 20)
Raggiungere Orbeillaz, fraz. di Challand Saint Anselme, svoltando in
loc. Quincod (capoluogo) per la strada del Colle Tzecore all'altezza di
un bar-tabaccheria, inoltrandosi nel paese (tralasciando a dx la
seconda deviazione per il Colle Tzecore, waypoint
Orbeillaz nel tracciato GPS), superando la piazzetta della
cappella sino ad una seconda piazzetta con fontana-lavatoio dove
la strada si biforca (
orbeft, ore
0.10). Seguiamo la strada a destra che sale sino ad una seconda fontana
e sino alle ultime case della frazione dove termina la parte asfaltata
ed inizia la poderale vera e propria (
iniz-sterr).
Qua un segnale giallo su palina riporta l'indicazione "n° 32 Pian
Abellies" . E' l'unico che incontriamo, oltre a qualche sbiadita
freccia gialla, ma la poderale, sino al bacino idroelettrico, è sempre
ben marcata. La poderale piega a sinistra superando una casetta prefabbricata (
casa) ed una palazzina sino a compiere un ampio tornante dal quale si stacca un'altra pista a sinistra (
bivio1,
ore 0.20 dalla partenza) mentre la vista sulle Dame di Challand
comincia ad aprirsi. Tornati a camminare in direzione nord, fra pascoli
e bei boschi di larici, la strada supera una fontana in legno
posizionata nel 2014, una biforcazione sulla destra che ignoriamo
(porta alla diroccata Casa Fontane) e compie un secondo tornante e
giunge
nella quasi pianeggiante zona di pascolo denominata Pian Abellies,
dalla quale si
intravede la cima del Monte Ros che appare come una collinetta boschiva
(vedi
foto,
la vetta è all'incirca sopra le roccette che si notano fra gli
alberi) alla sinistra della ben più evidente quota 1617.
Da questa zona la visuale sulla valle e sulle Dame di Challand è
magnifica (in particolare dalla salita prima di rientrare nel bosco,
waypoint
panorama1). Poco
dopo, rientrati in pineta, si incrocia la cosiddetta "strada del
canale", percorso pianeggiante che non è altro che la parte
superiore del canale stesso che alimenta il bacino (il canale,
interrato, passa sotto la strada), meta di tranquille
passeggiate fra i boschi (
st-canale,
ore 0.40 dalla partenza). Per raggiungere il bacino idroelettrico dobbiamo
svoltare a sinistra seguendo il percorso del canale che lo alimenta,
giungendo al punto dove lo stesso si immette nella "vasca" (come viene
spesso chiamata nella zona), waypoint
orbvasc (ore 0.45 dalla partenza).
Per raggiungere il M. Ros sono invece possibili due itinerari:
Raggiunto il bacino idroelettrico ed avendolo aggirato sino alla recinzione che delimita i fabbricati a servizio dello stesso (case-vasc):
occorre salire brutalmente nel bosco alla destra del bacino, ignorando
una traccia di sentiero che aggira i fabbricati a monte e si sposta a sinistra, ma porta fuori
strada. Si sale per la massima pendenza spostandosi verso destra,
percorso ripido nel bosco (utili gli scarponi) e disagevole in quanto
in questa zona il bosco (attualmente, aprile 2008), non è aperto
e pulito come nella zona del sentiero vero e proprio. Il percorso
quindi è senza riferimenti veri e propri e su terreno difficile,
occorre faticare un po'. Si deve cercare di raggiungere la cresta ed in
un primo tempo si raggiunge una zona più pianeggiante (
pianoro,
ore 0.15 dal bacino, ore 1 totali), al di sopra della quale si erge un
roccione nascosto fra i pini. Si aggira il roccione sulla destra e ci
si porta in cresta, ovvero sino a dove appare evidente il cielo oltre
agli alberi (cresta, ore 0.05 dal
pianoro, ore 0.20 dal bacino).
ATTENZIONE: la cresta è esposta su di un precipizio che si trova
immediatamente oltre i pini (gli ultimi sono aggrappati sul bordo),
oltre ad essere composta da rocce a grossi blocchi anche instabili, che
hanno dato luogo alle grosse pietraie sottostanti. La zona è
esposta ai venti ma anche panoramica verso la valle centrale. Notare
anche che in questa zona, facendo attenzione, si riesce ad individuare
la traccia del sentiero vero e proprio che scende, per la massima
pendenza, sino all'incrocio
st-canale.
Raggiunta la cresta occorre seguirla in direzione nord. Il sentiero
è visibile ad un occhio che riesce ad individuare una traccia
leggera (e come un corridoio fra gli alberi) ma in realtà il
bosco è pulito e ben rado e non è un problema muoversi.
Anche verso la Valle d'Ayas abbiamo punti più aperti che
consentono di affacciarvisi (
panorama2).
Superate alcune gobbe la traccia si ritrova più marcata (ed il
sottoscritto ha provveduto a realizzare anche alcuni piccoli ometti in
pietra) e più ripida, passa accanto ad una spaccatura fra due
grosse rocce e sale sino ad arrivare alla massima elevazione che appare
come una montagnola fra alberi contorti sulla quale alcuni
escursionisti volenterosi hanno realizzato un piccolo ometto (
Mros, ore 0.45 dal bacino, 1.30 totali).
Dall'incrocio della poderale che sale da Orbeillaz con la strada del canale:
è il percorso più agevole, in quanto segue il sentiero.
Individuare l'imbocco del sentiero che appare come una
corridoio fra gli alberi, in questa zona ben larghi e distaccati
fra loro (il bosco appare bello e pulito, anche ad opera del Corpo
Forestale, onde prevenire incendi), che parte subito a destra di un
segno bianco e rosso su un pino e poco a sinistra di un altro segno
bianco e rosso con n° 21 su di un altro pino (appena a dx
dell'incrocio stesso), vedi
questa immagine.
Il sentiero, salendo, diviene più marcato, piega a sinistra e
poi riprende nella direzione di massima pendenza sino ad arrivare in
cresta, alla destra del roccione nascosto fra gli alberi,
già menzionato. Da questo punto si prosegue verso destra
seguendo la cresta boschiva come detto nel paragrafo precedente
RIENTRO
Stessa via in circa ore 1. Prestare attenzione scendendo dalla cresta a
rintracciare il sentiero dove piega nella direzione di massima pendenza
(zona del roccione), in quanto poco evidente. In ogni caso scendere
fuori sentiero nel bosco non comporta problemi, in quanto il sottobosco
in questa zona è pulito e si arriva sempre comunque sulla strada
del canale che taglia la montagna trasversalmente.
VARIANTE DI RIENTRO (sent. 32-s.n., tracciato GPS n° 99)
Una "piccola" variante di rientro dal Bacino Idroelettrico sino a poco
a monte di Orbeillaz può essere effettuata per tratti di
sterrata alternativi e sentiero poco battuto passando per le baite
diroccate (perlomeno nel 2015) di Case Fontaine. La variante consente
di tagliare l'ampio tornante verso le condotte forzate ed è
preferibile effettuarla in discesa poichè il percorso è
poco battuto e seminascosto da erba e boscaglia (il tracciato gps
può essere di aiuto ma è sufficiente saper trovare
l'imbocco del sentiero dopo Case Fontaine).
Una piccola prima variante si può effettuare ridiscendendo a
Pian Arbellies, appena appare alla vista scendendo, nella sua parte
superiore e più pianeggiante: si individua una traccia erbosa di
poderale che lo attraversa in piano, fiancheggiata da due canaline in
cemento. Percorrendola si taglia un tornante e si giunge presso alcuni
campi coltivati, ove la traccia termina. In fondo, sotto dei cespugli (
iniziosen1), inizia un breve tratto di sentiero seminascosto che riporta sulla strada sterrata sottostante.
Torniamo poi sino al bivio per Case Fontane (
bivio2, poco sopra la
fontana
in legno) e scendiamo tramite una strada sterrata ormai inerbata o
nascosta dalla vegetazione in pochi minuti sino alle suddette baite
ormai diroccate (
Case Fonta).
Occorre prestare un poco di attenzione per l'eventuale presenza di
rottami e detriti per passare nello stretto spazio fra la baita grande
ed il piccolo fabbricato separato dinanzi essa e scendere nel prato
retrostante. Poco più avanti ad una 50ina di metri dalle baite
sulla destra occorre rintracciare una vecchia mulattiera nascosta sotto
le nocciole, ben marcata (inizia in
iniziosen2).
Trovata questa traccia la seguiamo verso sinistra che discende nel
bosco. Dopo pochi minuti la vecchia mulattiera svolta verso destra per
uscire dagli alberi in corrispondenza di una canaletta irrigua chiamata
localmente "rivetta" (
rivettapod)
e diviene una strada poderale poco evidente perchè inerbata e
poco utilizzata. Seguendo questa sterrata si fuoriesce su un'altra
sterrata che sale verso sinistra (direzione Bochey, raggiunge in 10-15
minuti per tracce di sentiero e prati la strada per il Colle Tzecore)
in una zona di pascoli dalla quale si vedono le case più alte di
Orbeillaz (
bivio3). Svoltiamo
a destra e scendiamo ancora per pochi minuti per ritornare sulla
poderale/percorso n° 32 dell'andata appena sopra dell'inizio della
stessa (
bivio1). Da qua in pochi minuti si scende ad Orbeillaz secondo il percorso di salita.
La variante di discesa se non si hanno problemi a rintracciare il
sentiero dopo Case Fontaine richiede circa 10-15 minuti meno che
scendere seguendo il percorso di salita (dal bacino a Orbeillaz circa
25-30 minuti anzichè 40 minuti). Il percorso è da
effettuarsi preferibilmente a inizio stagione per la minore presenza di
erba e fogliame.
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