Il Corno Vitello visto dalla cresta che collega Corno Bussola e Punta del Lago (18 agosto 2009)
Ultimo aggiornamento della pagina: 13-09-2014 con la nota del nuovo collegamento 3D con il Colle Palasina
Partenza:
Rifugio Arp (mt. 2445) oppure Brusson - Parcheggio Fraz. Estoul (mt. 1850)
Difficoltà: EE
Periodo consigliato: giugno/settembre
Segnavia: 5A-5B
Dislivello: mt 612 da Rif. Arp, mt. 1207 da Estoul
Tempi percorrenza: ore 2.15 da Rif. Arp, ore 4.15 da Estoul. Rientro ore 1.30 sino rif. Arp, ore 2.45 sino Estoul
Acqua: Alpe
Chavanne,
Rif. Arp (
Rifarp), ruscelli vari (attenzione alla presenza di bestiame). Portarsi acqua per la zona oltre i laghi.
Note: massima elevazione nella zona dei
Laghi di Palasina e panoramico verso
Corno Bussola, Vallone di Mascognaz e
Testa Grigia
Precauzioni particolari: nessuna sino ai Laghi di
Valfredda, tratto
in cresta dopo laghi, tratto di pietraia e poi sfasciumi da cresta
a vetta,
ripido e friabile, con segni gialli a distanze di 20 - 30 mt a
volte unico riferimento evidente (problemi per individuarli in caso di
nuvole basse).
Equipaggiamento particolare: bastoncini da trekking (preferibilmente
telescopici per ritirarli nei tratti di pietraia), scarponi da trekking
impegnativo o alpinismo, portarsi acqua.
Tracciato GPS:
tracciato 45,
tracciato 54 . In
corsivo nel
testo i riferimenti ai waypoint del tracciato GPS. Si è
cercato per quanto possibile di conservare la numerazione dei bivi
degli altri percorsi gps della zona. Il tracciato 45 è parziale
(sino al termine della cresta a quota 2944 mt.) poiché in data
21-8-2009 non è stata raggiunta la vatta per sopraggiungere del
maltempo, il tracciato 54 (realizzato il 2-8-2010) è completo.
Immagine tracciato GPS:
tracciato45 (solo tratta dopo Rif. Arp)
tracciato 54 (solo tratta dopo il Rif. Arp)
Mappa Open Street Map:
OSM Mapnik
PREMESSA
Il Corno Vitello è la cima più elevata e più difficile che contorna la zona dei
Laghi di Palasina, ed è una vetta di tutto rispetto anche in confronto al
Corno Bussola
che per la sua posizione gode di una vista migliore sulla Valle d'Ayas.
Il percorso dal Rifugio Arp presenta difficoltà tipiche dei
percorsi EE ovvero una lunga (e bella) cresta che immette su un
tratto di pietraia (con sentiero su massi risistemato fra il 2005 ed il
2006) ed un tratto finale ripido su sfasciumi e terra friabile, da
affrontare con cautela e sconsigliabile in caso di maltempo, anche
per possibili problemi di orientamento in fase di discesa. Il Corno
Vitello può essere anche salito dal Lago Perrin con un lungo e
difficoltoso percorso fuori da sentieri sicuri ed in gran parte su
pietraia, che si ricollega a quello principale poco prima del tratto di
sfasciumi sottostante la vetta (maggiori dettagli sul sito amico
www.ayastrekking.it).
I Laghi di Valfredda, piccoli specchi di mirabile bellezza, si
raggiungono senza difficoltà in circa mezzora dal Rif. Arp e
completano l'escursione a quest'ultimo. La ricezione dei telefoni
cellulari è possibile a tratti dalla cresta e dalla vetta del
Corno Vitello, nulla nella zona di attraversamento della pietraia.
ITINERARIO (sent. 5A-5B, tracciato GPS n° 45-54)
Poiché l'itinerario per il Rif. Arp è stato già descritto nell'escursione
EB03,
verrà qua descritta solo la tratta da Rif. Arp alla vetta del
Corno Vitello. Partendo da Estoul, l'escursione può comunque
essere effettuata in giornata. I tempi qua riportati vengono
comunque riferiti alla partenza dal Rif. Arp, per avere i tempi da
Estoul basta aggiungere ore 2.00.
Il sentiero 5A-5B ha inizio sul retro del rifugio stesso, dopo un
ponticello di legno ed un segnale giallo su palina (un secondo
ponticello è situato poco dopo). In questa zona in estate
vengono ricreati una "roccera" (
roccera, esposizione di rocce, 5 minuti dal rifugio), un piccolo "giardino alpino" ed una "zona umida" (simile a quelle tipiche del
Parco del Mont Avic).
Pannelli esplicativi ne illustrano i vari aspetti naturalistici. Il
sentiero prosegue salendo in direzione della Punta Valfredda per poi
svoltare a sinistra, attraversare una zona di rocce biancastre, poi una
serie di falsopiani dai quali si ha una bella vista sul pianoro in cui
sorge il rifugio, sino a raggiungere il Lago di Valfredda Inferiore,
preannunciato da un ometto in pietra (
Lgvfd1,
mt. 2533, ore 0.20 da Rif. Arp). Tale laghetto è il maggiore dei
due laghi e sorge in una conca verdeggiante. Il sentiero lo costeggia
sul lato verso valle per poi riprendere a salire con moderata pendenza
sino ad insinuarsi in un avvallamento che in breve porta al Lago
Superiore. In questo tratto una pietra individua all'incirca un bivio che sulla
sinistra realizza un collegamento con
il Lago Coliu (
bivio6). In realtà il collegamento non è tracciato ma basta traversare per prati.
Proseguendo sul percorso, sempre individuto da traccia sicura, segni
gialli ed ometti, si giunge in breve all'allungato Lago di Valfredda
Superiore (
Lgvfd2, mt. 2565, ore 0.10 dal Lago Inf., ore 0.30 da Rif. Arp).
Si attraversa il piccolo emissario del lago e si costeggia la sponda
sinistra (dx orografica) per un tratto sino a che il sentiero, sempre
accompagnato da ometti ma qua leggermente meno evidente, si sposta a
sinistra per innalzarsi e poi riprendere la direzione parallela alla
sponda dx orografica del lago innalzandosi a poco a poco. Il lago
superiore si trova alla base di una lunga conca, interrotta nel mezzo
da una antica frana, a monte della quale perdurano spesso nevai al
piede della Punta Valfredda, le cui nevi sciogliendosi creano zone
umide ed acquitrinose appena sopra il ciglio dell frana stessa,
l'acqua scende sotto le pietre dello sbarramento per riaffiorare
sorgiva sul lato a monte del lago.
Questo paesaggio viene a scoprirsi a poco a poco salendo, sino a
quando, ormai al di sotto della cresta che dal Corno Vitello scende ad
abbracciare il lago, il sentiero prende a salire più ripido e
con diversi tornanti ci conduce sulla sommità della cresta
stessa (
cresta, ore 0.35 dal
Lago Superiore, ore 1.05 da Rif. Arp). In questo punto una pietra
riporta i numeri dei sentieri 5A-5B ma non è un bivio come
può sembrare poiché il bivio dove essi si divergono
è un poco più a monte. Da questa posizione (dove i
telefoni cellulari hanno una discreta ricezione) vediamo il Corno
Vitello che si erge oltre la lunga cresta, preceduto da quella che
appare come una collina (quota 2921) che in realtà non è
che la prosecuzione più alta della cresta stessa. Dall'altro
lato appaiono invece il Vallone di Mascognaz, la Punta Perrin e la Gran
Cima (salendo fra queste apparirà, se sereno, il M. Cervino) e
dalla parte opposta del Vitello appare il massiccio
Punta del Lago - Corno Bussola.
Vediamo inoltre il percorso di salita sino al Rifugio Arp. Questa
visuale si amplierà salendo e diverranno visibili anche il
Testa Grigia, la Punta Pinter ed il
Biv. Lateltin.
Nota: nel 2013 dal punto in cui si arriva in cresta è stato
realizzato un altro tratto di sentiero che (a sinistra, ovvero verso
sud-ovest) collega con il Colle Palasina passando poco sotto la Punta
Palasina (raggiungibile con una piccola deviazione per tracce). Tale
tratta di sentiero, denominata 3D come quella che dal Colle Palasina
sale alla Punta del Lago, ha difficoltà EE, comprende una facile
corda fissa ed un tratto con alcuni gradini metallici, si mantiene in
cresta ora leggermente verso il Vallone di Mascognaz, poi verso quello
di Palasina e consente di effettuare un lungo percorso ad anello con
discesa dal Colle Palasina verso il Lago Coliou e gli altri laghi o
addirittura il collegamento con
Punta del Lago e
Corno Bussola. Dal punto di arrivo in cresta al Colle Palasina per questa tratta di sentiero prevdere circa 1 ora di cammino.
Si segue quindi la cresta, erbosa ed ampia nel primo tratto, poi
più ripida e brulla. Più avanti una pietra con i numeri 5A-5B individua il
bivio ove i due sentieri divergono, 5A devia a destra diretto al Passo
di Valfredda, 5B a sinistra è quello che seguiremo sino in vetta
(
bivio7, ore 0.15 dall'arrivo in
cresta).
Proseguendo il paesaggio diviene a poco a poco più pietroso, si
supera un tratto ripido ed un po' friabile con rocce rossastre per
trovarci in breve sulla posizione indicate sulle carte come quota 2921,
ovvero l'inizio della parte più bella della cresta, che qua
diviene interamente rocciosa e più stretta, sede di erbe e fiori
alpini particolari che crescono in questo tipo di terreno. La Punta
Valfredda invece, superata la cresta ove si apre l'omonimo passo,
mostra il fianco verso la valle di Gressoney. Si segue la cresta che
con una serie di saliscendi ci porta sino alla base di quella che
può essere considerata una anticima (mt. 2772) del Corno Vitello
vero e proprio, preannunciata da una specie di ometto con sopra una
pietra piatta che lo fa apparire come un tavolino od un piccolo altare
e poi da un segnale, con numero 5B,su pietra che indica la direzione a
sinistra, verso la pietraia (
finecresta, mt. 2944, ore 0.25 dal
bivio7,
ore 1.45 totali). Da questo punto il percorso diviene su pietraia, di
massi perlopiù stabili poiché risistemati a creare un
sentiero analogamente ad esempio a quello per il
Passo del Rothorn,
ma a volte ripido ove i bastoncini possono intralciare e può
essere necessario l'uso delle mani. Il sentiero piega decisamente a
sinistra, abbandonando la cresta, e passa subito a fianco uno stretto
intaglio roccioso (esposto), poi dopo un tratto iniziale ben marcato e
pianeggiante, diviene esile e scosceso su terreno friabile e sassi per
scendere anche abbastanza ripido sino ad un avvallamento per superare
l'anticima (ed il
profondo intaglio fra essa e la cima principale,
intaglio2, a 10 minuti da
finecresta).
Il sentiero prosegue sulla sinistra iniziando un lungo traverso
diagonale, abbastanza evidente all'inizio (tratti di terra e
sabbietta), poi diviene un susseguirsi di frecce gialle distanziate e
si distingue meno dalla massa dei sassi circostanti (più
visibile nel 2005, appena ritracciato, nel 2010 risente degli
assestamenti e spostamenti dovuti anche alle nevi, le pietre non sono
tutte stabili occorre molta attenzione). In alcuni tratti è
consigliabile l'uso delle mani mentre i bastoncini è meglio
riporli momentaneamente (non consiglio di abbandonarli per riprenderli
al ritorno poichè possono servire dopo). Questo tratto
può essere problematico in caso di scarsa visibilità
(segni gialli a 20-30 mt fra loro) e la traccia gps non sarebbe una
soluzione data la precisione limite di pochi metri, si potrebbe
finire su zone di massi abbastanza difficili appena fuori dal sentiero.
dopo circa 15 minuti di traverso il sentiero, più evidente e
terroso, svolta decisamente a destra e prende a salire ripido,
leggermente verso destra, con alcuni tornanti. In questa zona i
bastoncini possono tornare di aiuto (anche e soprattutto in discesa) e
a volte anche le mani poichè l'appoggio del piede
tende a sfuggire su sabbietta e sfasciumi. Ci si porta così ad
un intaglio sulla vetta, poco più basso della
sommità (un segno giallo sulla roccia lo evidenzia in fase di
discesa) da quale si fuoriesce sulla vetta stessa. Una breve e sicura
salita ci porta così alla croce di vetta, in legno posizionata
su un pilastrino in pietra. In un cassetto, nel pilastrino, il libro
delle firme (ore 0.30 dalla fine della cresta, ore 2.15 da Rifugio Arp).
RIENTRO
Stessa via (cautela in discesa nel tratto di sfasciumi
immediatamente sotto la vetta e nel tratto dal secondo intaglio alla
cresta, ora in salita, utili i bastoncini dalla vetta sino al traverso
in diagonale, possono essere di intralcio nel tratto dal traverso alla
cresta) in circa ore 1.30 sino al Rifugio Arp e
ore 2.45 totali sino a Estoul. Possibile il collegamento con il Colle
Palasina dal punto di arrivo in cresta tramite una tratta di sentiero
realizzata nel 2013 difficoltà EE, tempo circa ore 1.
N.B.:questo sito non utilizza cookies in nessun modo, per maggiori informazioni vedere la pagina Informativa cookies
*
Attenzione: questa pagina fa parte del sito www.msmountain.it.
Se stai leggendo questa pagina, o parte del suo contenuto, in un altro
sito, o se trovi la stessa pagina priva di questa dicitura, si tratta
di una riproduzione non autorizzata il cui contenuto può anche
differire dalla pagina originale. Eventualmente puoi segnalare la
pagina sospetta al webmaster
- (c) 2015 - www.msmountain.it - Tutti i diritti riservati, nessun
contenuto di questa pagina può essere riprodotto senza autorizzazione. Per informazioni sul copyright vedi Nota del webmaster.