Arrivo al Rifugio Grand Tournalin (29 luglio 2007)
Ultimo aggiornamento della pagina: 12-07-2011
Partenza: Ayas - Loc. Saint Jacques (mt.1689)
Difficoltà: E
Periodo consigliato: giugno/settembre
Segnavia: 4-4A (sentiero realizzato nel 2007), Alta Via 1, qualche vecchio
segno bandierina rosso-bianco-rossa n° 37.
Dislivello: 871 mt
Tempi percorrenza: ore 2.15-2.30 (discesa ore 1.45) seguendo il sentiero
4-Alta Via 1 oppure il nuovo sentiero 4-4A realizzato nell'estate 2007,
all'incirca in ore 2.35
Acqua: partenza, Rif. Grand Tournalin (fontana a sx, arrivando,
accanto palina segnali)
Note: Escursione facile che può essere prolungata con la salita
ad alcune cime vicine di media o elevata difficoltà (Petit
Tournalin, Grand Tournalin,
M. Croce,
Becca Trecare, La
Roisetta) e col collegamento attraverso il Col di Nana alla
Valtournanche (Alta Via 1) e a Mandriù attraverso il Colle Vascoccia. Nella zona è facile avvistare gruppi
di stambecchi e camosci. Possibile rientro anche dal Colletto di Nana (vedi escursione
EA10), percorso EE.
Precauzioni particolari: prestare attenzione al traffico
veicolare autorizzato e non (jeep, moto da trial, mountain bike).
Consigliabile portarsi
adeguata provvista d'acqua per la salita alle cime
summenzionate (fontana presso il rifugio).
Equipaggiamento particolare: bastoncini da trekking, scarponi da
trekking impegnativo o alpinismo se si prolunga la salita alle
suddette cime.
Tracciato GPS:
tracciato 11 per il percorso sentiero vecchio/poderale,
tracciato 56 per il percorso sentiero nuovo n°4-4a,
tracciato 69 per la sola sterrata. In
corsivo nel testo i riferimenti ai waypoint del tracciato GPS.
Immagine tracciato GPS:
tracciato 11 per il sent. vecchio/poderale, comprensivo prolungamento a laghetto a quota 2560 mt, a dx del rifugio,
tracciato 56-parte2 per il sent. 4-4a,
tracciato 69 per la sola sterrata.
Mappa Open Street Map:
OSM Mapnik
PREMESSA
Percorso di avvicinamento al Rifugio Grand Tournalin, dal quale
é possibile effettuare diverse ascensioni. Il Vallone di Nana si
presenta come una lunga conca verdeggiante di pascoli sino all'Alpe
Tournalin inf.
per diventare, dopo un'ampia curva, una seconda zona
altrettanto ampia e semicircolare
ai piedi del Grand e Petit Tournalin, dove si erge il rifugio. Il
vallone è percorso da una lunga strada interpoderale che parte
da S. Jacques, in corrispondenza del secondo ponte sull'Evancon dopo la
cappella (svincolo con edicola votiva nel mezzo), vedi tracciato GPS n° 69 e dal vecchio
sentiero, che la raggiunge, la taglia in più tornanti e si
ricongiunge definitivamente ad essa in corrispondenza dell'Alpe di Nana
superiore (oltre la quale il sentiero è stato ritracciato nell'estate
2007 ed arriva al rifugio lasciando l'Alpe Tournalin sup. alla sua
sinistra). Il percorso qua riportato segue l'antico sentiero
(n° 4 parte - Alta Via 1 parte) sino all'Alpe di Nana sup. (in modo da scoprire
alcuni alpeggi, nella zona appena sopra S. Jacques altrimenti
dimenticati), e poi la strada
poderale, con un prolungamento al vicino laghetto situato poco alla
destra del rifugio, non identificato con un nome proprio, a quota 2560
mt circa.
Nel 2007-2008 è stato realizzato un sentiero nuovo che dall'Alpe
di Nana Inferiore sale seguendo il torrente ed intersecando la sterrata
poco sopra l'Alpe Tournalin Inferiore, questa variante viene descritta
nel testo (sent. 4A)
Si vedano anche in merito la
scheda del Rifugio Grand Tournalin e relativa
galleria fotografica.
ITINERARIO SINO ALPE NANA INF. (Sent. AV1-4-4A, tracciato GPS n° 11 e 56)
Si parte da Saint Jacques, superando il torrente Evancon sul primo ponte (
ponte1)
che si incontra appena dopo la cappella. Subito oltre il ponte,
lasciando a sx un tratto di strada asfaltata, si trova l'indicazione su
segnali gialli con indicato il sentiero n° 4 (l'unico segnale su palina visto, sono però
presenti e ben evidenti i numeri dell'Alta Via 1 in nero su triangolo
giallo su muretti e sassi lungo il percorso) all'inizio del sentiero che sale ripido verso le case
pittoresche di Pejo, dove svolta a sx (segnale A-V 1) per salire verso
un bosco di larici. Il percorso diviene così a mezzacosta,
alternando tratti nel bosco a tratti di prati, si raggiunge il bel
alpeggio ristrutturato di
Drole (0.10 dalla partenza), poi di nuovo nel bosco verso la caratteristica
baita
isolata (indicata come Rovina nella carta IGM) con antica stalla e una
croce di legno sul sentiero poco innanzi, e la successiva baita di
Croues
(mt. 1864 a 0.25 dalla partenza), dove vediamo dinanzi una piccola
edicola votiva, un segnale in legno che indica il nome dell'alpeggio
con riportata l'altitudine (troveremo ancora questi segnali all'Alpe di
Nana inf. e sup.) e vediamo che la poderale viene a sfiorare il nostro
percorso. La vista si comincia ad aprire verso il fondovalle, verso
Resy ed il Bettaforca mentre il M. Rosa compare fra gli alberi. Sui
muri della baita è ancora evidente uno dei due
vecchi segnali
rosso-bianco-rosso col numero 37 (il secondo che ho visto è su
un sasso sopra la strada poderale all'incirca all'altezza dell'Alpe
Tournalin inf.). E' da notare che le baite del vallone di Nana sono
tutte molto caratteristiche ma, alpeggio di Drole a parte, purtroppo
versano tutte in cattive condizioni, anche se alcune riportano il
cartello che indica il luogo, cosa che spesso non accade in molte zone.
A questo punto si torna nel bosco, risalendo sempre in diagonale verso
sinistra e poi con alcuni tornanti, fino a sfiorare il torrente, sino a
ritrovare la poderale (e stavolta la dobbiamo percorrere seppure per
pochi metri) in corrispondenza del mio waypoint
pod1 (ore 0.35 dalla partenza), poi poco prima di un ponte con vecchi parapetti in metallo (
ponte2)
che non attraversiamo poiché si riprende il sentiero appena
prima di esso, salendo a fianco del ruscello sino a sbucare oltre il
limite del bosco su un falsopiano verdeggiante circondato dal bosco.
Seguiamo l'antico sentiero parallelo alla strada (che resta a
sinistra) sino alle baite dell'Alpe di Nana inf. (
Ananainfmt.
2040, circa 0.50 dalla partenza). A questo alpeggio possiamo decidere
se seguire il vecchio sentiero che interseca la sterrata e tratti di
essa (ritrovando comunque il nuovo più avanti ove interseca la
sterrata stessa) oppure il nuovo, realizzato nel 2007-2008 che segue il
percorso
ITINERARIO DA NANA INF. PER IL VECCHIO SENTIERO - PODERALE (Sent. s.n., tracciato GPS n° 11)
Volendo seguire il vecchio sentiero occorre salire dietro le baite
dell'Alpe Nana Inf. (la prima che si incontra con la targa riportante
il nome) tenendosi un
poco verso sinistra, oltre il ruscello (quando sono passato io vi era
una specie di recinzione, basta non valicarla) anche se la presenza di
animali ha alterato un poco la traccia. Ma è un tratto breve
poiché si ritrova la poderale poco più sopra. In questo
tratto di percorso in effetti la strada effettua una serie di tornanti
che il sentiero taglia salendo diritto, ormai oltre il limite degli
alberi, intersecandolo più volte (waypoint
pod2,
pod3,
pod4 anche se in effetti io fra
pod2 e
pod 3 ho seguito la poderale e non il sentiero). L'ultimo tratto dopo
pod4 è il più lungo e ci porta definitivamente sulla poderale poco prima delle baite dell'Alpe di Nana sup. (
Ananasup. mt. 2197 a circa ore 1.25 dalla partenza).
Anche se seguendo il vecchio sentiero non si passa dalle baite
più a sud dell'alpe di Nanan Inf., dove passa invece la
sterrata, annoto che da dinanzi esse (dove si interseca il percorso del
sent. 5) vi è una bella veduta panoramica sul M. Rosa e sui
valloni della sinistra della Valle d'Ayas (Vallone della Bettaforca e
del Rothorn).
La poderale diventa un percorso lungo ed anche un poco monotono, ma
molto panoramico sul vallone che si presenta, come detto, come una
lunga conca verde di pascoli, pochi larici e punta decisa verso la
Becca di Nana (Falconetta) che appare dinanzi a noi con le sue
striature biancastre, simili alle intrusioni calcaree delle Cime
Bianche. Dopo alcune curve si passa poco sopra la baita dell'Alpe
Tournalin inf. (ore 1.45 dalla partenza, raggiungibile con una
diramazione della strada) nella zona ove è presente anche un
segnale rosso-bianco-rosso, come già detto. Dopo due tornanti,
in cui la strada interseca il nuovo sentiero 4-4a (waypoint
pod5 e
pod6 del tracciato GPS n°56), si svolta
decisamente a destra, puntando verso il Petit ed il Grand Tournalin che
cominciano ad apparire. Il percorso, per nulla ripido, si fa un poco
monotono, almeno sino a quando non si scorgono sulla destra prima
l'Alpe del Tournalin sup. e poi il rifugio seminascosto. Dopo alcune
curve, lasciando sempre il rifugio sulla destra, la strada svolta
decisamente verso di esso (che però scompare alla vista), passa
il bivio per il Col di Nana (indicato solo con il simbolo Alta Via 1 e
la freccia gialla su di una pietra,
bivio1, mt. 2529 a circa ore 2.20 dalla partenza), punta verso l'Alpe Tournalin sup. (
Atournsup. mt. 2536, ore 2.25 da S. Jacques) e poco dopo, svoltando attorno ad una collinetta giunge al rifugio (
Riftounal, ore 2.30 da S. Jacques).
Volendo non fermarsi proprio vicino ad esso è possibile
raggiungere in circa 15-20 minuti i Laghi Croce seguendo il sentiero
che, guardando il rifugio dal sentiero dove siamo arrivati, sale a
sinistra del rifugio stesso (si veda l'itinerario per il
Monte Croce),
oppure un altro laghetto a quota 2560, non indicato
sulle carte con un nome, raggiungibile in circa 10 minuti salendo a
destra del rifugio oltre la zona dei tavoli esterni, per seguire un
sentierino che, partendo dal segnale su palina che individua il nuovo
sentiero 4-4a, si sposta deciso a destra a mezzacosta, punta verso un
grosso masso e poi aggira un valloncello
e raggiunge il laghetto circolare in una conca (
Lago 2560,
a mt. 2560, circa ore 2.40 da S. Jacques, ossia 10 minuti dal rifugio).
Da questa posizione, salendo la gobba del terreno che circonda la conca
del lago, si ha una bella visuale sul Palon di Nana (notare la cascata
sorgiva) e sul M. Croce, nonché sul vallone e su parte del
percorso fatto. Visibile anche il Polluce oltre il Colletto di Nana (da
non confondere con il Col di Nana) che separa M. Croce e Palon di Nana,
nonchè la zona della Bettaforca, il Testa Grigia, la zona della
Gran Cima e la vetta del M. Zerbion, oltre ovviamente a Falconetta, Col
di Nana, Becca trecare, Petit e Grand Tournalin.
ITINERARIO DA NANA INF. PER IL NUOVO SENTIERO (Sent. AV1-4-4A, tracciato GPS n° 56)
Questo percorso è una valida alternativa al precedente e
permette di evitare quasi completamente la sterrata, divenendo
così il sentiero escursionistico principale per il Rifugio Grand
Tournalin. L'ho tracciato SCENDENDO dal rifugio durante una traversata
da Chamois a Saint Jacques attraverso il Colle di Nana. Poichè
nel 2010 ho rilevato i tempi in discesa, quelli qua riportati, secondo il verso
di salita, sono STIMATI sulla base della "regola" che il tempo di
discesa è pari a circa 2/3 di quello di salita (vedi anche la
pagina
Organizzazione, pianificazione e svolgimento di una escursione), e verificati salendo nel 2011. Allo stesso modo la
successione dei waypoint del tracciato n° 56 rispecchia il senso di
discesa in cui è stato realizzato.
Si lascia sulla destra l'Alpe di Nana Inferiore per seguire la poderale che poco dopo si congiunge ad un'altra (
bivio12) e ci porta a
due baite
isolate situate verso sud e verso monte (non quella grande verso valle,
sempre sulla poderale), dietro la maggiore delle quali (
baita1) troviamo una pietra e la
traccia del sentiero
che sale verso monte. Saliamo in una specie di valletta giungendo in
breve ad un segnale su palina che individua il bivio per il Lago
Leichen / Mandriou (
bivio11,
circa 15 minuti da Nana Inf., ore 1.05 da Saint Jacques). Saliamo fra
rododendri e larici radi seguendo il corso del torrente che più
a monte presenta delle sponde in calcestruzzo sino ad in tratto di
sentiero realizzato su un muretto in pietrame e rete a sostegno di una
scarpata fiancheggiante l'acqua (
muretto, ore 0.10 dal
bivio11, ore 1.15 totali), poi si prosegue a fianco il torrente sino a fuoriuscire in un pianoro (
piano) e poi si supera il ruscello su un ponticello di legno (
ponte, ore 0.20 dal
muretto,
ore 1.35 totali). Il sentiero prosegue in falsopiano lungo il torrente
(lato sx orografico) sino a che prende a salire decisamente con alcuni
tornanti sino a sfiorare l'Alpe Tournalin Inferiore (
Atouri, ore 0.15 dal
ponte, ore 1.35 totali).
Saliamo ancora a fianco un grosso masso e poi arriviamo finalmente sulla poderale intersecandola tre volte (da
pod6 a
pod5,
ore 0.15 da Alpe Tournalin Inf., ore 1.50 totali). Da questa zona
vediamo l'Alpe Tournalin Superiore ma non il rifugio, poco più a
destra, nascosto. Il sentiero prosegue poi sulla destra tenendosi a
breve distanza dalla sterrata, in leggera salita, per poi incunearsi in
un valloncello ripido e fuoriuscire dopo un paio di tornanti, su dei
prati in salita al termine dei quali si scorge finalmente il rifugio.
Il sentiero termina dinanzi all'area tavoli esterni a fianco esso (dove
parte il sentierino per il laghetto a quota 2560), lo si raggiunge in
circa 30 minuti dall'intersezione con la poderale (ore 2.35 totali da
Saint Jacques).
RIENTRO
Stessa via in circa ore 1.45-2.0 per il percorso del vecchio sentiero e
poderale o per il nuovo sentiero 4-4a o per tratti di poderale e
sentiero sino all'Alpe di Nana Inf. poi per il sentiero oppure,
seguendo la strada
interpoderale per toccare altre baite distanti dal sentiero e giungendo
così a S. Jacques dal ponte più a monte del
ponte1,
ovvero quello poco prima della poderale per il
Lago Blu
(svincolo con edicola votiva nel mezzo). Un percorso alternativo, ma
sconsigliato se non agli escursionisti esperti che vogliono cambiare
itinerario, passa dal Colletto di Nana (poco sopra ai Laghi Croce, ai
quali occorre necessariamente salire seguendo il sentiero 4) e discende
un ripido ed arido valloncello che guarda verso S. Jacques, tra M. Coce
e Palon di Nana. Tale percorso, poco tracciato e disagevole, di
difficoltà EE porta a Saint Jacques all'incirca nello
stesso tempo della poderale, più lunga topograficamente ma molto
meno ripida (per la descrizione si veda l'escursione
EA10 al M. Croce).
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