La Casa di Caccia di Orvieilles, sullo sfondo la Grivola (30 ottobre 2011)
Ultimo aggiornamento della pagina: 01-11-2011
Partenza: Valsavarenche, Loc. Eau Rousse (mt. 1666)
Difficoltà: E
Periodo consigliato: maggio/ottobre sino ad Orvieilles, giugno/settembre la parte alta del vallone
Dislivello: mt. 499 da Eau Rousse sino a Orvieilles
Segnavia: da Eau Rousse 8C-Alta Via 2
Tempi percorrenza: salita da Eau Rousse sino a Orvieilles ore 2.00 (discesa ore 1.20)
Acqua: Degioz (fonte in centro paese), Orvieilles
Note: escursione facile, particolarmente suggestiva in autunno per il
bosco di larici soleggiato al mattino. Tracciato sul percorso dell'Alta
Via 2 (collegamento con Rhems N.D. per il Colle dell'Entrelor)
Precauzioni particolari: nessuna nella parte bassa e media del vallone.
Equipaggiamento particolare: nessuno, consigliato comunque avere
scarpe da trekking e bastoncini
Tracciato GPS:
tracciato 79 (da Eau Rousse sino alla Casa di Caccia di Orvieilles.). In
corsivo
nel testo i riferimenti ai waypoint del tracciato GPS.
Immagine tracciato GPS:
tracciato 79
Mappa Open Street Map:
OSM Mapnik
PREMESSA
La Casa di Caccia Reale di Orvieilles (o Orvieille) risale al 1862 ed è una delle
tante costruite in Piemonte e Valle d'Aosta per le cacce allo stambecco
di Re Vittorio Emanuele II in quelle sua riserva che con il tempo
è andata a costituire il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Come
molte altre (ad esempio l'attuale Rifugio Dondena) è costituita
da un lungo fabbricato ad un piano, intonacato bianco (visibili due
dipinti di stambecchi dell'epoca sulla facciata sud) dove soggiornava
il sovrano con un'ampia aera pressoché pianeggiante attorno dove
si accampava il resto del personale, battitori ed eventuali ospito, con
attrezzature ed animali al seguito. Vittorio Emanuele II all'epoca fece
predisporre anche una linea telegrafica per tenere i contatti con
Torino. Il fabbricato è essenzialmente diviso in due parti,
con ingressi separati ed è stato ristrutturato dopo una
valanga che nel 1982 ne distrusse una parte. La metà verso nord costituisce
attualmente uno dei casotti di servizio ad uso dei guardaparco, la
metà verso sud (oltre la quale si trova la fontana a cavallo del
recinto per essere accessibile anche dall'esterno) è utilizzata
nel periodo estivo per il soggiorno di ricercatori ed altro. Come in
tutti i casotti dei guardaparco recintati e non l'ingresso è
possibile solo se autorizzati (n.b. i casotti sono strutture di
servizio per il personale del parco, NON sono rifugi o bivacchi
destinati agli escursionisti).
Ad Orvieilles si può arrivare dalla Valsavarenche da tre
sentieri diversi, quello da Degioz è il più largo e
permette all'occorrenza anche il passaggio di mezzi motorizzati (era
quello utilizzato dal re e dal suo seguito), quello da Eau Rousse
costituisce invece il percorso dell'Alta Via 2 perché si collega
direttamente a quello per il Vallone di Levionaz, si sviluppa quasi
interamente in un bosco di larici. Da Orvieilles seguendo il percorso
dell'Alta Via 2 si scende a Rhemes Notre Dame attraverso il Colle
dell'Entrelor. Il percorso inoltre permette di ammirare il massiccio
del Gran Paradiso (non visibile dal
Rif. Vittorio Emanuele e visibile in parte dal
Rif. Federico Chabod), nonchè del lato sud-ovest della Grivola.
Come in tutto il parco si raccomanda di non lasciare i
sentieri, non arrecare disturbo agli animali e soprattutto non lasciare
rifiuti (anche quelli che si presume siano "biodegradabili").
Ricordiamo che i guardaparco, anche se non si fanno notare, seguono
sempre da lontano il comportamento dei visitatori e, se necessario,
intervengono (la multa per abbandono rifiuti nel 2012 è pari a
600 €). Come in tutti i casotti dei guardaparco recintati e non
l'ingresso al Casotto di Orvieilles è
possibile solo se autorizzati (n.b. i casotti sono strutture di
servizio per il personale del parco, NON sono rifugi o bivacchi
destinati agli escursionisti).
ITINERARIO DA EAU ROUSSE (Sent. 8C, tracciato GPS n° 79)
Raggiungere la frazione
Eau Rousse (così chiamata a causa i
sorgenti di acqua ferruginosa, con colorazione rossastra che cola da
alcune rocce sul lato sinistro della valle, visibili durante la
salita), poco dopo che la statale attraversa il torrente Savara di
fronte alla vicina piccola frazione di Maisonasse. Si parcheggia negli
slarghi sulla strada, dinanzi alle case, non lontano dal ponte in legno sul Savara che segna l'inizio del sentiero per il
Vallone di Levionaz.
Dalla strada della Valsavarenche salgono a Eau Rousse due stradine
asfaltate, prende quella più a valle che porta verso un
ristorante. Poco prima sulla destra si stacca il sentiero per Orvieille
(
s8c-av2, 0.05 dalla strada) che inizialmente è poco
apparichente e attraversa dei prati (si passa al di sotto della grane
colata acquosa di colorazione rossastra che da il nome alla frazione).
Si raggiunge in breve il bosco e dopo un tornante si sale sempre in
diagonale verso nord, innalzandosi rapidamente (anche visivamente
poichè ci si muove nel senso in cui il fondovalle perde quota).
Il sentiero per Orvieilles forma in pratica una grossa "S" con alcuni
tornantini ogni tanto, ma procede in modo molto semplice, gli unici
tratti leggermente ripidi sono all'inizio. Più avanti si trova
una "casetta acquedotto" e si interseca un ruscello (
ruscello1, ore 0.05 dall'inizio sentiero, 0.10 totali) che si torna ad intersecare poco sopra dopo un tornante (
ruscello2).
Ci si muove ora verso sud mentre il bosco alterna tratti più
fitti di abeti ad altri più aperti di larici che lasciano
intravedere il sentiero per Levionaz sull'altro lato della valle ed il
villaggio di Bien. Dopo un altro tornantino si procede sempre verso sud
(la montagna è a destra di chi sale), passando a monte di alcuni
muretti che segnano la presenza di una casa ormai inesistente (
rudere, ore 0.30 da
ruscello1,
ore 0.40 da Eau Rousse). Poco più avanti ci si affaccia verso la
parte terminale della Valsavara, nel tornante che segna il ritorno in
direzione nord, che manterrremo sino quasi ad Orvieilles. Da questo
punto comincia ad intravedersi la Grivola, dal lato meno classico (il
più famoso è quello piramidale che si affaccia verso la
valle centrale dal Vallone del Nomenon), e dall'altro compare il Gran
Paradiso. Proseguendo in direzione nord troviamo una targa incastonata
in un masso che segna l'inizio del parco, ormai quasi illeggibile anche
a causa della presenza di gente poco educata persino su queste montagne
(
targaparco, ore 0.10 dal
rudere, ore 0.50 da Eau Rousse).
Passiamo un altro piccolo ruscello (
ruscello3,
presumibilmente quello già attraversato più a valle due
volte), poi si fuoriesce dal bosco in una zona aperta che permette di
affacciarsi verso valle (in direzione nord ed est), dando un affaccio
soprattutto verso la Grivola ed il Vallone di Leviona (compare il
Rifugio Rosenkrantz Giorgio, più a monte si vedrà anche
l'Alpe Levionaz Inferiore). Poco sotto la strada vediamo la baita
diroccata di Rondzegou (
Rondzegou, ore 0.15 dalla
targaparco,
ore 1.05 dalla partenza). Si prosegue in diagonale e in falsopiano nel
bosco ma cominciando ad intravedere prati ed alpeggi più avanti.
Passiamo altri piccoli ruscelli (
ruscello4,
ruscello5,
ruscello6, quest'ultimo a circa 0.20 da
Roundzegou,
ore 1.25 totali) e siamo nel punto più aperto e panoramico. A
valle sono visibili gli alpeggi di Carré, La Roua e, il
più in basso, Cleyettaz. A monte è visibile l'alpe
Montagna Djouan, poco sopra Orvieilles (non visibile perché
nascosto dalla collinetta boschiva dinanzi a noi).
Poco oltre il sentiero diviene più sassoso, nel bosco di larici
molto aperto (e molto suggestivo). Una volta nel bosco ci si
ricongiunge al sentiero che sale da Creton passando da Carrè e
dagli altri alpeggi che avevamo visto pocanzi (
bivio1, ore 0.10 dal
ruscello6,
ore 1.35 totali). Si riprende a salire sulla sinistra, nel bosco, sino
ad una sella tra due collinette che da accesso alla Piana di Orvieille
(ancora non visibile,
pianoro, ore 0.05 dal
bivio1,
ore 1.40 totali). Seguiamo la traccia sempre evidente, poi svoltiamo
finalmente a sinistra aggirando la collinetta e compare la Casa di
Caccia di Orvieilles, preceduta da un segnale su palina che individua
il sentiero proveniente da Degioz (
bivio2, ore 0.05 da
pianoro,
ore 1.45 totali). Un cancello segna l ingresso al recinto dal lato da
cui proveniamo. Superato il bivio2 il sentiero invece passa dietro la
casa di
Orvieilles (ore 0.05 dal
bivio2,
ore 1.50 totali da Eau Rousse), e prosegue per a non lontana alpe
Montagna Djouan ed il Colle dell'Entrelor, superata la fontana ed una
piccola edicola votiva, zona dalla quale ci si affaccia sull'alta
Valsavarenche e sul Gran Paradiso. Il sentiero 8a prosegue invece in
diagonale verso nord (poco evidente nei pressi della casa) ad aggirare
la Punta Bianca che domina la zona, e poi sale in direzione della
Punta Biola (non visibile). Verso nord è visibile anche il Grand
Combin.
RIENTRO
Stessa via in circa ore 1.20 da Orvieilles a Eau Rousse, in alternativa è
possibile scendere a Creton (sent. 8A) e Degioz (sent. 8B-8).
N.B.:questo sito non utilizza cookies in nessun modo, per maggiori informazioni vedere la pagina Informativa cookies
*
Attenzione: questa pagina fa parte del sito www.msmountain.it.
Se stai leggendo questa pagina, o parte del suo contenuto, in un altro
sito, o se trovi la stessa pagina priva di questa dicitura, si tratta
di una riproduzione non autorizzata il cui contenuto può anche
differire dalla pagina originale. Eventualmente puoi segnalare la
pagina sospetta al webmaster
- (c) 2015 - www.msmountain.it - Tutti i diritti riservati, nessun
contenuto di questa pagina può essere riprodotto senza autorizzazione. Per informazioni sul copyright vedi Nota del webmaster.