Arrivo al Rifugio Barmasse (a sx) dalla poderale per Cortinaz (29 agosto 2010)
Ultimo aggiornamento della pagina: 30 agosto 2011
Partenza: Valtournenche - Loc. Valmartin (mt. 1510)
Difficoltà: E
Dislivello: mt 659 da Valmartin al Rifugio Barmasse, mt 20 in discesa dal rifugio al Lago di Cignana
Segnavia: 107 (sent. intervallivo) - Alta Via 1 - 2 (deviazione per A.
Cortinaz) - vecchie indicazioni 13/14 in arancione ormai scolorite
Tempi percorrenza: ore 2.20 da Valmartin al Rif. Barmasse passando per
l'Alpe Cortinaz (2.00 percorso diretto senza passare da A. Cortinaz), pochi minuti
dal rifugio al lago, ore 1.20 dal rifugio a Valmartin scendendo
direttamente per il vallone sotto la diga, senza passare da A. Cortinaz
Acqua: partenza, Alpe Cortinaz, Rif. Barmasse
Note: è il principale percorso di accesso al Lago di
Cignana che può essere raggiunto anche scendendo dalla
Finestra di Cignana con partenza da Perrere.
Precauzioni particolari: nessuna, ma in alcuni tratti il sentiero
è ripido o presenta pietre levigate e scivolose soprattutto se
umide (attenzione in particolare a quelle bluastre e, in generale,
nella fase di discesa)
Equipaggiamento particolare: bastoncini da trekking o da nordic walking
Tracciato GPS:
tracciato 60 . In
corsivo
nel testo i riferimenti ai waypoint del tracciato GPS.
Immagine tracciato GPS:
clicca qui
Mappa Open Street Map:
OSM Mapnik
PREMESSA
E' il principale percorso di accesso al Rifugio Barmasse, situato
presso il Lago di Cignana, punto tappa dell'alta via 1. E' una
escursione facile, fattibile anche fuori stagione, specie in autunno,
in quanto si svolge perlopiù a quote basse e con bei sentieri
fra boschi, unica difficoltà la ripidezza perlomeno nel tratto
iniziale e nel collegamento con l'Alpe Cortinaz. L'ambiente della diga
si presenta rimaneggiato dall'uomo ma quello che disturba davvero
è non tanto la presenza dello sbarramento in se che può
avere interesse anche dal punto di vista tecnico e comunque crea il
lago (ma l'ampio vallone erboso preesistente doveva avere un grande
fascino) quanto la presenza di diversi fabbricati accessori, in
prossimità del rifugio, realizzati durante il periodo della
costruzione ora abbandonati a cadenti. L'ambiente è comunque
raccolto e davvero singolare e, entrando nel rifugio, si ha davvero
l'impressione per un poco di allontanarsi dal resto del mondo. Alcuni
cenni di storia della diga e dell'impianto idroelettrico di Maen sono
reperibili sul sito Tapazovaldoten a
questa pagina. L'escursione viene qua presentata come itinerario a se stante e non variante dell'escursione
EVA08 - Finestra di Cignana - Lago di Cignana poiché
con essa ha in comune solo il punto di arrivo. Ovviamente
ci si può organizzare in modo da collegare entrambi i percorsi,
mentre un eventuale pernotto al rifugio consente di esplorare
con più calma e tempo il Vallone di Cignana. Dal percorso non
è purtroppo visibile il M. Cervino (come invece da quello per la
Finestra di Cignana) ma si ha una bella vista sul Plateau Rosa e
sulle cime della zona del
Colle di Nana (Grand e Petit Tournalin, Roisettaz,
Becca Trecare).
Si vedano anche in merito la
scheda del Rifugio Barmasse e relativa
Galleria Fotografica.
ITINERARIO (Sent. 107-AV1-6-2, tracciato GPS n° 60)
Diamo come punto di partenza la frazione Valmartin, di Valtournenche,
ma è comunque possibile salire anche da Maen (mt 1331), da un
ripido sentiero che sale a Valmartin in circa 30 minuti (20 discesa).
Per raggiungere Valmartin, località non segnata su tutte le
carte (nè ho visto un cartello che ne indica l'inizio, in quanto
è praticamente tutt'uno con Barmasse), occorre svoltare a
sinistra appena entrati a Valtournenche: si arriva da Chatillon e si
svolta a destra a passare il ponte sul Torrente Marmore, poi si svolta
a sinistra (tornante) e, dopo un lungo rettilineo, si arriva alle prime
case di Valtorunenche dopo le quali la strada si sposta ancora a
sinistra per poi compiere una curva a destra ed entrare nel paese. In
questa curva a sinistra si stacca una strada, poco visibile, che scende
(segnale che indica "Rifugio Barmasse - Lago di Cignana" frammezzato ad
altri turistici, NON vi è un cartello che riporta "Valmartin") a
superare il torrente (segnavia Alta Via 1 dipinto su di un sasso) e poi
risale, si trascura la deviazione a destra per Barmasse Damon e si
arriva ad uno slargo con una cappellina bianca (a sx, facciata opposta
a chi arriva, waypoint
Valmar)
dove se si riesce si può parcheggiare. Il sentiero inizia poco
più avanti, sulla destra, vi è una scalinata che sale fra
le case (segnale su palina), poi si percorre un tratto piano parallelo
alla strada in direzione ovest, passando dinanzi la porta di alcune
abitazioni e dietro un piccolo rascard, si svolta a destra e si passa
in una strettoia dietro una casa ed ha inizio il sentiero (vi sono
comunque altri passaggi che portano alla strada), poi finalmente si
sale su mulattiera (staccionata) e si piega a sinistra verso il bosco.
A circa 10 minuti dalla partenza troviamo un segnale su palina che
individua il
bivio1.
Una seconda possibilità, se si segue la strada alla ricerca di
parcheggio (come ha fatto il sottoscritto per ben due volte) è
partire poco più avanti, dove si trova il segnale su palina che
individua il sentiero che sale da Maen. Qua (waypoint
park)
vi sono due piccoli parcheggi affacciati a valle ed una bella fontana
con scivolo in pietra per l'acqua, a fianco di una bella casa bianca
con decorazioni affrescate. Non è necessario tornare verso la
cappella perché vi è una scorciatoia (suggerita dagli
abitanti del luogo), ovvero si sale seguendo le rampe lastricate a
fianco la fontana sino dietro la casa bianca ove un segnale dipinto su
pietra indica a destra per il Lago di Cignana. Si svolta destra per
passare dietro la casa e poi a sinistra lungo un (ripidissimo)
sentierino fra i prati prima prima e sotto il bosco dopo (muretti ali
lati) che in breve ci porta ad incontrare quello descritto in
precedenza nel
bivio1 (anche qua a 10 minuti dalla partenza).
Raggiunto comunque il
bivio1, si riprende a salire, seguendo una bella
mulattiera fra muretti sempre abbastanza ripida, ma comunque quasi
tutta sotto gli alberi, con qualche apertura da cui si vede verso
valle. Con alcune piccole curve si arriva poi ad un secondo bivio
individuato da segnale su palina (
bivio2, ore 01.5 da
bivio1,
ore 0.25 totali). Ignoriamo il sentiero che scende verso destra
(n°6 per la fraz. Barmasse, altro eventuale punto di partenza) e
proseguiamo a salire, sempre abbastanza sul ripido, poi un po' alla
volta la pendenza diminuisce. Il sentiero sino al
bivio2
è lastricato di pietre in parte levigate e svivolose specie se
umide (siamo comunque sempre all'ombra degli alberi), specie in discesa
(pietre levigate si trovano comunque anche più avanti, ma il
sentiero é meno ripido). Il percorso dopo
bivio2 si sposta verso sinistra,
più a mezzacosta, sino ad arrivare in un punto quasi
pianeggiante da dove si ha una prima vista sulla valle (roccia,
panorama1,
ore 0.05 da bivio2), e poi a mezzacosta salendo nel bosco ora
più rado puntando decisamente verso la Centrale di Promoron
(punto di partenza delle condotte forzate che scendono a Maen), che
raggiungiamo dopo un tratto protetto da steccati in un piccolo
avvallamento (
Promoron, ore
0.20 da panoramico1, ore 0.50 totali). A Promoron vi sono fabbricati
della centrale e vecchie baite cadenti, una fontana (senza acqua nel
2010-2011) ed un segnale su palina, posto poco sotto esso, da dove svoltando
a sx, lungo il sent. 8 (larga strada percorribile anche in MTB) ci si
ricollega al percorso per la
Finestra di Cignana
aggirando il M. Pancherot (su alcune carte è invece segnato come
n° 8 un sentiero parallelo posto poco sopra che parte poco prima delle case di Falignon).
Saliti fra le case, il sentiero si sposta a sx, oltrepassando prima una
passerella (griglia metallica) e poi un ponte metallico sopra la
massicciata utilizzata un tempo per i binari della "ex linea
ferroviaria" (costruita a servizio della diga, waypoint
ponte1).
Riprendiamo poi a a salire decisi, inoltrandoci di nuovo nel bosco, superando una croce lignea,
sino ad un falsopiano ove troviamo il bell'alpeggio di Falignon (
Afalignon,
ore 0.15 da Promoron, ore 1.05 totali). Superate le case il sentiero si
fa piano e si immette finalmente nel vallone. Poco più avanti
infatti troviamo un segnale che indica il Lago di Cignana che ora dista
circa 50-55 minuti. E' possibile quindi salire direttamente secondo
questa strada ed è il percorso indicato solitamente, che il
sottoscritto preferisce qua indicare per la discesa onde passare
all'andata dall'Alpe Cortinaz (ovviamente l'anello qua descritto
può essere invertito).
Svoltiamo quindi a sinistra per il sentiero n° 2 e scendiamo sino ad un ponticello in legno (
ponte2,
appena sotto il sentiero principale), con retrostante tavolo da picnic,
una bella zona ma la presenza di acqua favorisce la crescita di erba e
cespugliame. Subito dopo il ponte un altro segnale individua un altro
bivio (
bivio4, a sx la
prosecuzione del sent. 2). Noi svoltiamo a destra per salire la ripida
e sottile traccia che ci porta ad alzarci e si immette nel vallone
seguendo sul lato dx orografico il sentiero che faremo in discesa (meno
ripido, sul lato opposto). La traccia è abbastanza evidente (un po' ingombra di erbe nel 2010 ma ripulita nel 2011) e
prosegue sino a svoltare a sx, allontanandosi dal vallone (diga in
sfondo) e risalire una sella nel bosco. Dopo la svolta si perviene ad
un tratto piano, nel bosco, a destra del quale vi sono alcuni prati (
radura,
ore 0.25 da Falignon, ore 1.30 totali). Si riprende poi a salire
ripidi, prima su traccia fra erba, ontani e sabbietta (presenza di
acqua che favorisce il cespugliame), poi all'aperto fuori dal bosco in
una zona di piccoli e ripidi prati sino ad arrivare finalmente ad un
primo piccolo stagno (
stagno, ore 0.20 dalla
radura,
ore 1.50 totali). Seguendo il sentiero sulla destra si prosegue in un
lungo pianoro ove si trovano altri acquitrini, si passa accanto un
grosso masso e si arriva finalmente alle case dell'alpe Cortinaz Damon (
acortn, ore 0.05 dallo stagno, ore 1.55 totali), ove compare una sterrata (proveniente da Torgnon) ed un altro segnale su palina.
Saliamo lungo la sterrata, poco dopo, sotto la baita più lunga è presente il n° 107 (waypoint
s107-a).
Si può salire questo sentiero che passa a fianco la fontana
(altro numero sulla vasca) oppure il tornante della strada. Seguendo le
tracce di bestiame dopo la fontana si fuoriesce di nuovo sulla
strada poco sopra, mentre il sentiero vero e proprio taglia a
mezzacosta una montagnola coperta da larici e prosegue,
panoramico, sino a ritrovare la sterrata più avanti (percorso
più veloce). Seguendo la strada che va a sinistra e
compie un tornante (
panoramico2, ore 0.10 da
acortn,
ore 2.05 totali), in corrispondenza di una fontana, si vede
anche il sottostante Laghetto di Cortinaz. Dopo la strada diviene quasi orizzontale e punta verso nord, con una bella vista
sulla valle, compie alcune curve (in
s107-b
ritrova il sentiero 107) e giunge poi al Rifugio Barmasse dal lato dei vecchi fabbricati
abbandonati costruiti all'epoca della realizzazione della diga (
Rifbar, ore 0.15 dal panoramico2, ore 2.20 totali). Il lago è dietro esso e si raggiunge in pochi minuti.
RIENTRO (Sent. 107-AV1-6, tracciato GPS n° 60)
Utilizzeremo quello che normalmente viene indicato come sentiero
principale, in quanto è il più diretto. Di fronte
all'ingresso del rifugio un segnale su palina indica il sentiero
dell'Alta Via 1, è possibile scendere direttamente da qui. Io
preferisco però indicare quello che parte dall'altra testata
della diga, che è la prosecuzione della sterrata già
illustrata nell'itinerario dalla
Finestra di Cignana.
Dal rifugio una traccia evidente porta vero il lago e la diga
(guardando il lago è poco verso destra, seminascosta dalle gobbe
del terreno), e la si raggiunge in pochi minuti. Una cancellata, con
passaggio pedonale, segna l'inizio del coronamento (
diga1).
Si percorre tutta la prima parte della diga lungo la strada al di sopra
del coronamento, sino ad uno slargo ove termina la parte rettilinea (
diga2)
ed inizia quella ad arco. Dalla diga, guardando a valle, possiamo
vedere il fabbricato dei custodi e la poderale che lo raggiunge, oltre
al vallone che percorreremo in discesa. Percorso anche la parte
circolare del coronamento arriviamo sulla sterrata che a sx sale lungo
la sponda destra del lago e agli alpeggi sopra esso, ai piedi della
Finestra di Cignana (
diga3,
ore 0.15 dal rifugio). Scendiamo per la sterrata a destra che compie
alcuni tornanti e arriva alla base della diga. Seguiamo la sterrata,
dalla quale si stacca una traccia poco evidente che scende direttamente
nel vallone. Personalmente ho proseguito lungo la sterrata per vedere
la diga dal basso, si supera una strettoia fra massi e poco più
avanti si arriva in uno slargo alla base della diga ove vi sono,sotto
la diga, due caseggiati.
La sterrata prosegue aggirando sulla sinistra un promontorio erboso
(dietro al quale vi sono un altro avvallamento ed il fabbricato dei
custodi), noi seguiamo invece il sentiero che scende indicato dal
segnavia Alta Via 1 su un sasso (
AV1,
ore 0.05 da diga3, ore 0.20 dal rifugio), che individua il punto ove si
collega anche il sentiero che scende direttamente dal rifugio stesso
(in pratica passando per i tratti di poderale che noi non percorriamo,
oltre il promontorio). Il sentiero scende a mezzacosta parallelo alla
diga, riceve la traccia che avevamo ignorato in corrispondenza di una
palina (
bivio5) e poi piega a
destra allontanandosi dalla diga. Si scende così nel vallone
erboso alla base della diga stessa ed il percorso diviene quasi piano,
sino ad un punto (
finepiano, ore 0.10 da
AV1,
ore 0.30 dal rifugio), ove ci si affaccia sullo stretto vallone che
avevamo risalito dal lato opposto (questo sentiero poco più in
basso diviene visibile). Da qua si scende sempre a mezzacosta sul lato
sx orografico del vallone, un sentiero molto bello con grossi massi e
bella vista a valle. poco sotto ritroviamo il bivio per Alpe Cortinaz (
bivio3, ore 0.10 da
finepiano, ore 0.40 dal rifugio). Seguendo il percorso di salita, con circa altri 50 minuti di cammino ritorniamo a Valmartin.
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